Osservatorio Droni, risultati e nuove sfide

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A febbraio il convegno che presenterà i risultati del primo anno

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A conclusione del primo anno di attività promosse dall'Osservatorio Droni del Politecnico di Milano abbiamo intervistato Marco Lovera (Responsabile Scientifico), Cristina Rossi Lamastra (Professor of Business and Industrial Economics) e Paola Olivares (Project Manager) per valutare i risultati fin qui raggiunti e conoscere le prossime tappe in programma, a cominciare dal convegno in programma il prossimo 11 febbraio presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano (qui maggiori dettagli) per la presentazione dei risultati della ricerca.

  1. L’Osservatorio Droni compirà a breve un anno di attività. Come valutate l’esperienza fino a qui?

L’esperienza è stata estremamente positiva sotto ogni punto di vista. Da un lato siamo riusciti a costruire una community rappresentativa del settore nazionale dei droni, in termini di associazioni di produttori e operatori di droni a livello nazionale, aziende e associazioni della domanda in numerosi settori applicativi e naturalmente le istituzioni che governano il settore e gli enti locali più coinvolti nelle sperimentazioni con i droni. Dall'altro, al Politecnico di Milano abbiamo costruito un team solido e funzionale che mette a sistema, come auspicato fin dall'inizio, le competenze del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali con quelle del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, in modo da offrire alla community un supporto a 360 gradi su tutte le tematiche di interesse per il settore.

  1. Degli obiettivi che vi eravate dati, quali sono stati raggiunti e quali invece quelli ancora da perseguire?

Gli obiettivi del primo anno di operatività dell’Osservatorio Droni erano volutamente ambiziosi ma nonostante lo sforzo iniziale profuso per la costruzione della community (attività non banale, viste le caratteristiche del settore industriale e la trasversalità delle applicazioni) siamo molto vicini a raggiungere i risultati previsti e riusciremo a presentare un quadro completo durante il Convegno dell’11 Febbraio 2020.  

Più precisamente, i risultati ottenuti finora sono i seguenti. Per prima cosa abbiamo quasi completato le attività legate al filone “Ecosistema e mercato”, che porterà a una mappatura completa del settore sia dal punto di vista dell’offerta sia da quello della domanda. Per quanto riguarda il tema “Applicazioni” stiamo completando un censimento di casi applicativi a livello internazionale, che sarà di grande interesse per fornire una fotografia completa dei molteplici usi pensati (finora) per i droni in ambito industriale. Relativamente al filone “Tecnologia” stiamo procedendo secondo le linee presentate alla community qualche settimana fa nel corso del terzo Workshop, ovvero l’analisi dei progetti relativi ai droni su siti di crowdfunding, che fornirà un quadro delle attività più vicine ad arrivare sul mercato, e l’analisi della letteratura scientifica e tecnologica a livello internazionale, le prime conclusioni della quale hanno già portato a risultati interessanti e per qualche verso inattesi. Infine sul filone “Normativa” nel corso del primo anno ci siamo concentrati sull’analisi dell’evoluzione del Regolamento “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” di ENAC e dell’introduzione del primo regolamento EASA e sullo studio degli aspetti di data protection e cybersecurity, grazie all’apporto dell’Avv. Gallus e del Prof. Zanero, che ci supportano su questi temi come membri del nostro Advisory Board.

Per il prossimo anno l’ambizione è quella di dare all’Osservatorio un respiro maggiormente internazionale, elemento imprescindibile quando si studia una tecnologia emergente

  1. Il mondo dei droni, come ogni settore interessato dall'evoluzione tecnologica, nasconde al suo interno un enorme potenziale. Quali sono gli elementi “buoni” che non vi aspettavate di incontrare e che vi hanno maggiormente sorpreso?

Il settore è sicuramente in un momento molto particolare e di grande interesse da ogni punto di vista, sia in termini tecnologici sia soprattutto per quanto riguarda la struttura industriale e l’interazione con la normativa. Ci sono numerosi elementi positivi che fanno ben sperare per le prospettive future. Innanzitutto la presenza, come spesso succede in Italia, di tanti piccoli imprenditori coraggiosi che hanno visto la potenzialità del settore e cercano di farlo crescere. Poi abbiamo registrato il grande impegno di Leonardo a supportare la crescita del settore dei droni in Italia, che è per noi un continuo stimolo ad approfondire le nostre analisi e a fornire alle aziende italiane un quadro completo dello scenario, per quest’anno a livello nazionale e l’anno prossimo a livello europeo, sulla base del quale prendere decisioni di natura tecnologica e industriale in modo informato. Vediamo inoltre grande interesse da parte di numerosi settori industriali per il potenziale applicativo dei droni; in qualche settore l’utilizzo è già iniziato, in altri l’interesse sta arrivando a maturazione proprio in questi anni. Da ultimo va sottolineato, nonostante le occasionali polemiche con produttori e operatori, il grande impegno con il quale ENAC sta gestendo la crescita rapidissima di questo settore, cercando da un lato di accompagnare la maturazione delle tecnologie e delle applicazioni mediante sperimentazioni ed evoluzioni della normativa e dall'altro garantendo la sicurezza di tutte le attività di volo.

  1. Le criticità?

La principale criticità rimane secondo noi lo strapotere di produttori stranieri sul mercato, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni che richiedono attività ormai diventate standard come la raccolta di immagini o video nello spettro visibile o termico. Da valutare anche il livello di readiness tecnologica delle aziende nazionali su temi tecnologici come il volo autonomo e l’uso di tecnologie avanzate per l’analisi dei dati raccolti dai droni. Va sottolineata anche la sostanziale assenza di player significativi nel segmento dei droni cosiddetti eVTOL per il trasporto di passeggeri e di merci. Questo segmento avrà probabilmente una crescita molto rapida nei prossimi anni e sarà oggetto di studio da parte dell’Osservatorio Droni nel corso del 2020, così come i temi tecnologici citati in precedenza.

  1. Lo scenario nazionale, è noto, vive una fase di apparente calma, in attesa del quadro normativo comunitario targato EASA e di segnali forti sul fronte investimenti. Quali sono le vostre previsioni a riguardo?

Come giustamente osserva, la calma è solo apparente! Sono in corso numerose sperimentazioni, sotto la supervisione di ENAC, per portare a maturazione nuove tecnologie che abilitino anche in Italia nuovi scenari applicativi, come ad esempio l’ispezione di grandi infrastrutture lineari mediante volo BVLOS e la delivery in ambito urbano. Si tratta di passaggi critici, di nuovo all'intersezione tra tecnologia e normativa, che apriranno grandi spazi per le aziende del settore. Naturalmente l’entrata in vigore del regolamento europeo creerà verosimilmente un mercato continentale, con scenari di competizione che al momento sono difficili da prevedere.

  1. Prossimi appuntamenti?

Per quanto riguarda l’Osservatorio Droni il prossimo appuntamento è il Convegno finale pubblico, che si terrà l’11 Febbraio 2020 presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano (qui maggiori dettagli). In questa occasione verranno presentati tutti i risultati della ricerca svolta in questo primo anno di attività, saranno organizzate alcune tavole rotonde con i principali protagonisti del settore e sarà distribuito il primo rapporto di ricerca prodotto dall’Osservatorio. Il titolo che abbiamo scelto per il convegno “Droni: pronti al decollo!” vuole dare risalto a due aspetti: (i) il lancio della nuova iniziativa che, come detto in precedenza, ci sta già dando parecchie soddisfazioni e (ii) le enormi opportunità che si celano dietro questo settore che, pur nascente, è già in grado di produrre applicazioni e modelli di business vincenti.

L’Osservatorio Droni ha l’ambizione di diventare un “luogo” stabile nel tempo in cui poter parlare in un contesto indipendente e pre-competitivo di opportunità e minacce connesse al settore. Dopo il Convegno, l’iniziativa ripartirà in primavera coinvolgendo tutti gli stakeholder interessati al tema.

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