Progetto Urano: integrazione tra satelliti e droni

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L’obiettivo del nuovo progetto di ricerca Urano, dedicato ai velivoli a pilotaggio remoto (Rpas) e senza pilota (Uas), è l’integrazione dei droni nel sistema nazionale di gestione del traffico aereo. Grazie all’uso di sistemi di geo-navigazione satellitare (Gnss) come Gps, Galileo ed Egnos, Urano mira a facilitare l’inserimento nel sistema di gestione del traffico aereo di droni utilizzati per operazioni civili, che abbiano un peso al decollo superiore ai 150 chili. Il progetto è frutto di una collaborazione tutta italiana. Delle attività di ricerca del progetto si sono occupati principalmente Telespazio e Leonardo, grazie anche al supporto dei partner Planetek e il Distretto tecnologico aerospaziale (Dta). Le tappe principali di questo percorso hanno riguardato la progettazione, lo sviluppo, la verifica e la validazione di un sistema prototipale per sperimentare e dimostrare i vantaggi dell’uso dei sistemi di navigazione satellitare per le missioni di droni, integrate nel sistema Atm. Mentre Enav ha fornito supporto in riferimento al monitoraggio e revisione tecnica di tutte le operazioni. Il progetto è finanziato nell’ambito del Programma nazionale di navigazione satellitare per l’aviazione civile dall’Agenzia spaziale italiana (Asi). Dai risultati ottenuti fino ad ora si evince come tutti i sistemi di navigazione satellitare citati siano fondamentali nel garantire adeguati livelli di sicurezza ai servizi che potranno essere sviluppati con l’utilizzo di tali velivoli. “I risultati ottenuti dai test mostrano chiaramente come l’uso delle costellazioni, nella configurazione denominata multicostellazione, incrementi le performance e il livello di integrità del dato di posizione, assicurando un livello di safety adeguato e in linea con i requisiti di missione e di operatività”, ha infatti spiegato Marco Brancati, responsabile Innovation and technological governance di Telespazio. “Le competenze maturate da Leonardo nel controllo del traffico aereo, unite alle nostre capacità di progettare e sviluppare sistemi a pilotaggio remoto, ci consentono di portare un altissimo livello di tecnologia e d’innovazione nel progetto Urano”, ha dichiarato Laurent Sissmann, senior vice president unmanned systems di Leonardo. “Le attività condotte hanno già fornito la possibilità di collezionare dati, esperienze operative e raccomandazioni per affrontare le prossime attività di certificazione e standardizzazione per l’integrazione dei velivoli a pilotaggio remoto con i sistemi di controllo e gestione del traffico aereo, anche in spazio aereo controllato e non segregato”. Ha raccontato invece Roberto Formaro, direttore programmi dell’Asi. “Possiamo ormai parlare di un nuovo percorso intrapreso da Enav, quello dell’Urban air traffic management. Stiamo lavorando per l’integrazione tra due Layer fondamentali come il controllo del traffico convenzionale e quello dedicato ai droni”, ha aggiunto Maurizio Paggetti, chief operating officer di Enav e amministratore delegato di D-Flight. Fonte: Formiche
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